Una giornata intensa di memoria e commozione ha segnato ieri a Bari le celebrazioni per l’82° anniversario di uno dei primi e più significativi episodi della Resistenza italiana. Promosse dall’ANPI provinciale, guidata dal suo presidente prof. Nicola Colaianni, una serie di cerimonie ha ricordato il coraggio dei baresi che, il 9 settembre 1943, si unirono ai militari italiani guidati dal Generale Nicola Bellomo per respingere l’attacco delle truppe naziste.
Cerimonia al Porto
La giornata ha preso il via presso il porto, luogo simbolo di quella battaglia. Alla presenza del sindaco di Bari Vito Leccese, del prefetto Francesco Russo, del sindaco di Bitetto Fiorenza Pascazio e del presidente ANPI Bari Nicola Colaianni, una corona d’alloro è stata deposta sulla facciata della dogana. La lapide commemora l’eroismo di civili e soldati che, all’indomani dell’armistizio, si opposero con ogni mezzo alla furia distruttrice tedesca, salvando un’infrastruttura strategica per il futuro del conflitto.
L’eroismo di Michele Romito e la difesa di Bari Vecchia
Il secondo, toccante momento si è svolto in via Venezia, sulla Muraglia. Qui, un’altra lapide rende omaggio al gesto eroico di Michele Romito, ricordato da Nicola Signorile, responsabile culturale Anpi Bari, che ha tra l’altro sottolineato il valore democratico di azioni che pur non essendo “maggioritari” esprimono il coraggio dello schierarsi. Alla cerimonia, che ha visto la partecipazione dell’assessora alla Vivibilità urbana Carla Palone, del sindaco di Bitetto e del presidente ANPI, è stato ricordato come il suo atto impedì l’accesso al cuore antico della città, diventando un simbolo della resistenza popolare. La presenza del primo cittadino di Bitetto sottolinea un legame di memoria condivisa, consolidato dalla partecipazione annuale di una rappresentanza dell’ANPI provinciale di Bari alla commemorazione che si tiene proprio a Bitetto.
La battaglia per le Poste e il ruolo di Pietro Stallone
Le commemorazioni sono quindi proseguite presso il Centro Polifunzionale dell’Università, un tempo Palazzo delle Poste. In questo luogo storico, impiegati e cittadini, sotto la guida del sindacalista Pietro Stallone, si batterono per difendere quello che era il centro nevralgico delle telecomunicazioni. L’episodio della difesa delle Poste è stato rievocato dalla presidente della sezione ANPI di Bari, Rosaria Lopedote, e da un giovane rappresntante degli studenti e del Senato Accademico. Hanno sottolineato come, anche a 82 anni di distanza, i valori dell’antifascismo continuino a rappresentare un ponte tra le generazioni.
“Tra Sindacalismo e Resistenza”: un libro per non dimenticare
La mattinata si è conclusa nell’Aula Magna dell’Ateneo con un’iniziativa culturale promossa dallo SPI-CGIL. Alla presenza del Segretario Nazionale dello SPI Stefano Landini e all’assessore alla Conoscenza Vito Lacoppola, è stato presentato il libro di Vincenzo Demichele “Tra Sindacalismo e Resistenza – Pietro Stallone (1898-1975)“. Il volume ha offerto un’importante occasione di riflessione sul legame indissolubile tra impegno sindacale, lotta antifascista e costruzione della democrazia. Sono intervenuti, coordinati dall’editore Vito Loprieno, il Segretario Generle SPI-CGIL Bari Alessandro De Mario, la presidente della sez. ANPI di Bari, Rosaria Lopedote e Sahar Locaputo, coordintrice UDU-Link Bari.
La grande partecipazione alle diverse cerimonie ha testimoniato ancora una volta quanto la memoria del 9 settembre 1943 sia radicata nella coscienza cittadina. Una data che per Bari non rappresenta solo un evento storico, ma il fondamento dei valori di libertà e antifascismo su cui si basa la nostra comunità.